Incontro del Vescovo Gianpiero con i referenti delle parrocchie, Monticelli (AP) 8 febbraio 2022

Incontro del Vescovo Gianpiero con i referenti delle parrocchie, Monticelli (AP) 8 febbraio 2022

Martedì 8 febbraio 2022 il Vescovo Gianpiero ha incontrato i referenti parrocchiali impegnati nel cammino sinodale. Tutta la diocesi e tutte le realtà presenti nel suo territorio sono coinvolte nel cammino sinodale attraverso l’esperienza dei “gruppi sinodali”, animati da moderatori con la guida di schede di riferimento.
Le parrocchie sono chiamate a prendere parte al processo di consultazione, organizzando incontri per promuovere la partecipazione al processo sinodale a livello locale.
Ogni ministero, associazione, movimento, gruppo, realtà, ente ecclesiale e ufficio è chiamato ad offrire il proprio contributo dal punto di vista dello specifico ministero o area di interesse. Ognuno di questi gruppi lavorerà insieme ad altri (parrocchie/ altri movimenti, associazioni ecc.) per una consultazione tra più realtà diverse; può anche tenere una consultazione al proprio interno, con momenti separati, a parte rispetto al percorso parrocchiale, da riportare all’equipe diocesana. (dal Vademecum)

Il cammino sinodale punta a creare lo “spazio” in cui emerga la voce dello Spirito Santo e non la nostra voce. La voce dello Spirito risuona attraverso:

1) l’ascolto della Parola di Dio (in particolare gli Atti degli Apostoli)

2) l’ascolto tra fratelli, quando la comunità cristiana si riunisce e compie un discernimento comunitario su ciò che vive per capire “ciò che lo Spirito dice alla Chiesa”

3) L’ascolto di tutti coloro che vivono nel territorio della Diocesi e della Parrocchia e che non partecipano alla liturgia domenicale.

Quanti hanno finora sperimentato un’esperienza sinodale raccontano di aver vissuto un’esperienza che reca gioia e parlano di una vera e propria trasformazione del loro essere membro della comunità ecclesiale.

Dal Vademecum.

Dopo la lettura di un passo degli Atti, il Vescovo ha introdotto l’incontro con questi pensieri:

Il cammino sinodale nasce il giorno di pentecoste, duemila anni fa, quando la comunità cristiana si mette in cammino. L’obiettivo del cammino è ascoltare la voce dello Spirito, sapendo discernerla. La preghiera dell’Adsumus, del V sec. d.C., ed è stata usata dalla Chiesa all’inizio di ogni momento importante.

Assistiamo, più che a un’epoca di cambiamento, a un cambiamento d’epoca. Non si può andare avanti come se questo cambiamento d’epoca non ci fosse, la Chiesa non interpreterebbe bene la realtà.

Poiché nessuno ha il monopolio dello Spirito Santo, ci si mette tutti in ascolto della sua voce. Il Consiglio Ecumenico Vaticano II è la bussola mentre la Evangelii Gaudium (qui PDF) mette in risalto alcuni temi rimasti da allora nell’ombra.

Come si ascolta lo Spirito? Papa Francesco ce lo ha spiegato nel bellissimo discorso del 18 settembre 2021 (qui PDF):

Il Cardinale vicario e i Vescovi ausiliari devono ascoltarsi, i preti devono ascoltarsi, i religiosi devono ascoltarsi, i laici devono ascoltarsi. E poi, inter-ascoltarsi tutti. Ascoltarsi; parlarsi e ascoltarsi. Non si tratta di raccogliere opinioni, no. Non è un’inchiesta, questa; ma si tratta di ascoltare lo Spirito Santo, come troviamo nel libro dell’Apocalisse: «Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese» (2,7). Avere orecchi, ascoltare, è il primo impegno. Si tratta di sentire la voce di Dio, cogliere la sua presenza, intercettare il suo passaggio e soffio di vita. Capitò al profeta Elia di scoprire che Dio è sempre un Dio delle sorprese, anche nel modo in cui passa e si fa sentire: «Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce […], ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello» (1Re 19, 11-13).

Al termine, prima delle domande dei presenti, sono state fornite le modalità su come riunire le assemblee parrocchiali e raccogliere i pensieri espressi.

Questa la preghiera conclusiva che ha chiuso l’incontro:

Senza lo Spirito Santo
Dio è lontano,
Cristo rimane nel passato,
il Vangelo è lettera morta,
la Chiesa è una semplice organizzazione,
l’autorità è una dominazione,
la missione una propaganda,
il culto una evocazione,
e l’agire dell’essere umano una morale da schiavi.

Ma nello Spirito Santo
il cosmo è sollevato
e geme nella gestazione del Regno,
Cristo risorto è presente,
il Vangelo è potenza di vita,
la Chiesa significa comunione trinitaria,
l’autorità è un servizio liberatore,
la missione è una Pentecoste,
la liturgia è memoriale e anticipazione,
l’agire umano è divinizzato

(Patriarca Atenagora)